I lavori a maglia di Isabell Kraemer

I lavori a maglia, lo pensiamo veramente così come un hegeliano crede nello spirito storico, sono una emanazione dei tempi; ma si potrebbe anche semplicemente dire, dell’aria che respiriamo e della moda, ma questo si sa.

I lavori a maglia di Isabell, un elogio alla giovinezza

isabel kraemer round

Alcuni designer di lavori a maglia, più di altri, riescono a cogliere il respiro profondo che aleggia intorno alle persone ed ai tempi, intorno a quella cosa che si chiama costume o società, intorno, in termini hegeliani allo spirito che si incarna nella storia.

Isabell Kraemer è tedesca, così come Hegel; ed è una tra le designer più apprezzate tra quelle presenti su Ravelry, è titolare di un gruppo numeroso e di un blog, Grasflecken by lilalu, (macchie d’erba di Lilau) in cui vengono raccolti molti dei suoi modelli.

Ma non è questo il punto. nel suo stile c’è qualcosa di informalizzabile che sembra muoversi al di sotto della apparente linearità e pulizia che caratterizza tutti i suoi modelli a maglia.

Lavori a maglia platonici

isabell kraemer, profilo instagram
isabell kraemer, profilo instagram

Il mito della caverna è tra i disegni filosofici che hanno maggiormente condizionato la storia dell’uomo.

L’idea che esista un mondo di cui il nostro non è che una pallida emanazione, che esista una luce, un fuoco che rende le nostre vite come delle ombre proiettate sulle pareti della caverna, che la nostra vita è quell’ombra, ha scavato un solco importante nella storia dell’umanità.

Da quel mito ne nascono molti altri, ad esempio, quello che solo se riuscissimo a voltarci verso la fonte di luce, riusciremmo a comprendere il senso del mondo; ma anche che, l’origine è il posto dove tutto ha inizio, per cui, l’origine è il posto dove la verità risiede.

Questo ci costringe, a voltarci continuamente alle spalle… per andare avanti.

n una serie di scatti che illustrano le sue creazioni, Isabell presenta i propri modelli dallo loro parte posteriore, mettendo in evidenza come la cura nelle sue creazioni sia a tutto tondo, anzi, la maggior parte dei suoi modelli sono quasi immaginati per poter essere visti da dietro.

Le maglie sono certamente il capo che Isabell Kraemer sembra predilire. Ne ha realizzati almeno una trentina ed hanno come comune denominatore la linearità. Una logica di semplice ed essenziale che fa dei modelli delle maglie di Isabell un capo comodo, per tutti i giorni, ma mai banali.

I colori di questi modelli sono scelti con cura e realizzano cromaticamente ciò che le linee disegnano, un luogo comodo, rettilineo, pieno di tranquilla positiva coscienza.

I lavori a maglia della designer, soprattutto maglie e cardigan, hanno un’altra caratteristica, sono concepiti pensando al proprio fisico, esile e sensuale, androgino e senza tempo. Le sue creazioni sono come cristallizzate in una fase della vita,  quella della gioventù.

Tutti i suoi modelli hanno in mente un ben preciso pubblico, un ben preciso stile, che prima di essere quello fatto dalle misure, quello che Mariangela Gualtieri in una sua lirica, nel Monologo del non so ad un certo punto definisce come “accademia di centimetri”, ha a che fare con una certa idea di bellezza.

I lavori a maglia e l’eterno Femminino

Un altro tedesco, Goethe, è stato quello che ha dato definizione dell’eterno femminino. Nel Faust, la sola salvezza che Goethe intravede è il principio femminile delle cose: “Tutto ciò che passa non è che un simbolo, l’imperfetto qui si completa, l’ineffabile è qui realtà, l’eterno femminino (Ewigweibliche) ci attira in alto accanto a sé”.

La bellezza, la bellezza femminile, il principio della bellezza femminine è l’unica possibile redenzione a cui mirare per salvarsi.

E i lavori a maglia che Isabell delinea sembrano attingere ad un principio che diventa per certi versi sempre meno femminile.

Perché invece di puntare alla femminilità, Isabell Kraemer arriva al principio, alla sorgente, al luogo da cui promana la luce platonica, ed è per questo che noi immaginiamo si sia girata di spalle.

Altrimenti l’unico altro modo per mostrare l’eterno femminino diventerebbe una scelta iconografica, statica e priva di patos.

E’ il caso del modello e della foto che descrive in bellissimo modello di poncho realizzato per la Jane Austen Knit nella collezione inverno 2015: l’Elizabeth’s Delight Capelet.

Bellissima, fuori dal tempo e anzi, dentro un tempo passato, trascorso e ormai solo dentro l’immaginario, il luogo della giovinezza e dell’ingenuità, un posto a cui tutti noi vorremmo tornare…

Quando si realizza un prodotto artistico, si scatta una foto, si realizza un modello a maglia o si scatta una foto di un modello a maglia e lo si fa con la cura di una produzione artistica, è inevitabile che parte del senso debordi dagli argini e finisca col rimanere fluttuante intorno ad esso.

Normalmente questa cosa si definisce bello.

I lavori a maglia di Isabell sono belli

La maggior parte delle foto dei lavori a maglia di Isabell Kraemer sono identiche, come le serigrafie di Andy Warhol, i suoi scatti paiono sempre simili, mentre a cambiare sono i modelli ed i colori degli stessi.

Tutte le suo foto, la maggior parte, sono dei piani americani decapitati.

Io trovo tutto questo, oltre che straordinariamente eccitante, anche significativo di una precisa poetica.

Conscio o no, il meccanismo che si innesca nella concezione del modello e dei capi che la grandissima Isabell Kraemer realizza, è uno sguardo sul mondo da un preciso punto di vista, è l’elogio di un modo di esistere che più o meno consciamente, di nuovo, ha a che fare con una precisa età, la giovinezza.

Nei suoi modelli a maglia, femminilità e giovinezza convivono insieme, si attirano e cercano di mostrarsi mentre in ogni momento si negano celandosi.

Da un lato, una forma non forma nega la femminilità di una parte anatomica femminile, quella dei glutei, e contemporaneamente esaltare, proprio il fatto di non vedere, rendendo, per così dire, più pura l’immagine.

Non pensarci, essere senza dover pensare di essere, esistere.

Nulla spiega meglio questo concetto con un verso di una canzone di Guccini che descrive la giovinezza in modo leggero:

Sorridevi e sapevi sorridere

con i tuoi vent’anni portati cosi

come si porta un maglione sformato

su un paio di jeans 

Farewell, Parnassius Guccini

E da un altro lato, il fatto di fotografare i modelli senza far vedere il volto della modella, che è poi Isabell Kraemer stessa, mette proprio in evidenza che la dedica di quei modelli è ad una precisa fase della nostra vita che la stessa designer ha ormai passato…

Ed anche quando nella rappresentazione fotografica del modello a maglia è poi lasciata ad una modella vent’enne accade qualcosa di straordinario: l’inquadratura dell’obiettivo rimane la stessa, un piano americano che decapiterebbe il soggetto, ma così non avviene, perché è la modella a centrarsi nell’inquadratura piegandosi sulle ginocchia:

Io trovo tutto questo, oltre che straordinariamente eccitante, anche significativo di una precisa poetica.

Conscio o no, il meccanismo che si innesca nella concezione del modello e dei capi che la grandissima Isabell Kraemer realizza, è uno sguardo sul mondo da un preciso punto di vista, è l’elogio di un modo di esistere che più o meno consciamente, di nuovo, ha a che fare con una precisa età, la giovinezza.

Nei suoi modelli a maglia, femminilità e giovinezza convivono insieme, si attirano e cercano di mostrarsi mentre in ogni momento si negano celandosi.

Da un lato, una forma non forma nega la femminilità di una parte anatomica femminile, quella dei glutei, e contemporaneamente esaltare, proprio il fatto di non vedere, rendendo, per così dire, più pura l’immagine.

Non pensarci, essere senza dover pensare di essere, esistere.

Nulla spiega meglio questo concetto con un verso di una canzone di Guccini che descrive la giovinezza in modo leggero:

Sorridevi e sapevi sorridere

con i tuoi vent’anni portati cosi

come si porta un maglione sformato

su un paio di jeans 

Farewell, Parnassius Guccini

E da un altro lato, il fatto di fotografare i modelli senza far vedere il volto della modella, che è poi Isabell Kraemer stessa, mette proprio in evidenza che la dedica di quei modelli è ad una precisa fase della nostra vita che la stessa designer ha ormai passato…

Ed anche quando nella rappresentazione fotografica del modello a maglia è poi lasciata ad una modella vent’enne accade qualcosa di straordinario: l’inquadratura dell’obiettivo rimane la stessa, un piano americano che decapiterebbe il soggetto, ma così non avviene, perché è la modella a centrarsi nell’inquadratura piegandosi sulle ginocchia:

Bellissimo, straordinario, oltre la moda e dentro ad un tempo storico, il nostro, in cui la giovinezza è molto di più che una fase dell’età dell’uomo -e della donna-, ma un modo per rimanere in vita.

isabell kraemer1
isabel kraemer round

Un’ultima cosa, straordinaria anch’essa, per me.

La foto che Isabell sceglie per il suo profilo Ravelry, ha anch’essa un profondo significato, ottimistico e colmo di progetti: abbiamo tutti noi un grande passato alle spalle!

Ironica.

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Se vuoi proporre qualche designer che ami e vorresti vederlo recensito, o se desideri scrivere tu un articolo sul tuo designer di lavori a maglia preferito, faccelo sapere!

Stiamoci vicini!


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7 comments

  1. Adoro i modelli di Isabell Cramer. Anche se ho più di 70 anni, mi trovo benissimo, per me sono modelli senza età e corrisponono perfetto al mio stile di vestirmi.

  2. Nadia Borgato

    Vorrei capire come trovare il modello di Isabell Kraemer e come ordinare la lana ITO Shimo 844. Non ci capisco niente!!!
    Il modello è quello con la manica corta

    1. Ciao Nadia, non ho capito a che modello ti riferisci. In questo articolo non ci sono modelli a manica corta. Invece per Ito Shimo ti metto il Link al prodotto : https://dilanaedaltrestorie.it/prodotto/filato-ito-shimo/
      se hai bisogno di altre informazioni scrivi su info@dilanaedaltrestorie.it

      grazie, ciao

  3. Io li trovo davvero bellissimi….!!!♥️

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