Filati da maglia dal colore rosso

Ti piacciono i filati di colore rosso? Ecco una selezioni di filati nel colore rosso che puoi trovare nel nostro shop. Sai quali sono le caratteristiche del colore rosso?
Il rosso è uno dei colori dello spettro percepibile dall’occhio umano, classificato come colore caldo. Ha la frequenza minore e, conseguentemente, la lunghezza d’onda più lunga rispetto a tutti gli altri colori visibili (tra 630 e 760 nanometri).
Filati rossi
Il Rosso è il colore dell’elemento fuoco quindi rappresenta come il Sole, la luce, il calore, l’energia. Simboleggia lo spirito d’iniziativa, la conquista ed è complementare al verde che rappresenta la conservazione. Il rosso nella sua variante porpora è sempre stato associato alla regalità; è risaputo che il porpora ha donato preziosità agli abiti di re e principi e prelati della chiesa.
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Nell’Antico Egitto: il rosso aveva valenze piuttosto negative essendo legato a Seth, uccisore di Osiride, che aveva occhi e capelli rossi. Il nero invece per quest’antico popolo aveva valenza positiva in quanto era il colore del limo, fonte di vita poiché rendeva le loro terre molto fertili; l’Egitto stesso veniva chiamato Kemet ovvero terra nera.
Tutto il rosso che c’è
Il colore Rosso è simbolo del sangue e dell’energia vitale sia mentale che fisica. L’uso di questo colore aiuta a combattere le energie passive infondendo una straordinaria forza sia psichica e che motoria. Abbinato al primo Chakra, questo colore simboleggia l’estroversione e la forza di volontà.
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Il rosso è sempre stato valorizzato dall’uomo in quanto spiccava rispetto al mondo circostante ed i pigmenti per ricavarlo sono stati trovati subito. Già nel Neolitico si estrapolava dalla robbia, erba dalle radici tintorie, da alcuni metalli e dall’ocra rossa.
Nella Roma imperiale la cosiddetta “porpora romana” si ricavava dalla murice, conchiglia rara e per questo riservata solo all’imperatore ed ai suoi condottieri. Nel Medioevo, dal momento che le colonie delle murici sulle coste della Palestina e dell’Egitto erano in via di estinzione si dovette ripiegare sul chermes, estratto dall’insetto cocciniglia essiccato e schiacciato.
Il rosso e la chimica dei filati
Anche se la “chimica del colore rosso” cominciò presto non significa che la raccolta dei materiali e la fabbricazione non fosse laboriosa e costosa ma ne valeva la pena perché il risultato era un colore splendido e resistente. Nel Medioevo le differenze di rosso erano date dalla materia da cui si ricavava e questo influiva anche sul prezzo e sulla luminosità. La gente più povera portava una colorazione meno splendente mentre la più ricca indossava abiti di un rosso più acceso.
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Il rosso dei cardinali
A partire dal XIII secolo il papa ed i cardinali iniziarono a portare il rosso. Nello stesso periodo però sui quadri si dipingevano diavoli rossi e nei romanzi i cavalieri demoniaci erano rossi. Questa ambiguità venne accettata senza problemi. I riformisti protestanti consideravano il rosso immorale e sinonimo della perversa Roma, di conseguenza per loro era indispensabile che ogni buon cristiano bandisse il colore rosso.
A partire dal XVI secolo gli uomini non si vestirono più di rosso, eccetto i cardinali e alcuni ordini cavallereschi. Negli ambienti cattolici le donne potevano indossare il rosso mentre il blu diventò un colore maschile, perché più discreto e si invertirono così le abitudini medievali. Infatti nel Medioevo, da dopo il XII secolo, le donne vestivano di azzurro, come la Vergine e gli uomini di rosso, segno di potere e di guerra.
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Un’altra ambivalenza fu l’usanza, fino al XIX secolo, del vestito da sposa rosso come simbolo dell’amore “divino” e nel contempo l’obbligo da parte delle prostitute di portare un copricapo rosso, come simbolo dell’amore carnale, che le rendeva facilmente identificabili in strada.
Il rosso e le donne
Non va dimenticata l’usanza di porre delle lanterne rosse sulla porta dei bordelli, da cui la denominazione di “quartiere a luci rosse”. Il rosso diventò anche il colore della toga dei giudici e dei guanti e del cappuccio del boia.
Il rosso ha sempre rappresentato il colore della guerra e fino al XIX secolo molte uniformi militari erano rosse. Nell’Antica Cina era il colore sacro della dinastia Chou (1050-256 a.C.) ed allora come in epoche successive fu il colore simbolo di felicità e di vitalità. Oggi in Cina è un colore portafortuna e nell’ambito del significato dei colori il rosso viene associato alla gioia e alla ricchezza
Ma il rosso non è semplicemente rosso! Vediamo quanti toni di rosso conosciamo:
ROSSO CARMINIO, PORPORA, MAGENTA, SCARLATTO, VERMIGLIONE, CORALLO, CREMISI, GRANATA, BORDEAUX
Ne conosci altri?
Fonti: