Lavori a maglia, ecco il guest post di Abchobby

Abchobby, ha un sito in cui parla dei suoi molti hobby. Elisabetta è appassionata anche di lavori a maglia, ha scritto per noi un guest post e ci racconta come il lavorare a maglia può spingerci anche a studiare una nuova lingua, per consentirci di imparare nuove tecniche e realizzare modelli di stiliste internazionali.

Scommetto che anche a voi è capitato, almeno una volta, di confrontarvi con uno schema in lingua inglese.

Chi lavora a maglia sa che prima o poi dovrà fare i conti con la lingua straniera!

E’ vero infatti che il web offre una finestra sul mondo e per noi amanti di gomitoli e ferri è una opportunità da non lasciarsi scappare, neanche se l’ostacolo più grande può sembrare la lingua.

Se non ci lasciamo spaventare dall’idea di affrontare schemi in inglese saremo premiati con una vasta gamma di modelli tra cui scegliere, lavorazioni tradizionali o con i ferri circolari, bottom up o top down.

Gli anglosassoni sono molto precisi nelle indicazioni, quasi sempre guidano passo passo nella realizzazione del capo scelto, ma soprattutto riportano sempre l’indicazione del tipo di filato scelto.

Quando decidiamo di lavorare uno schema abbiamo diverse scelte, possiamo usare lo stesso filato indicato nel progetto oppure possiamo adattarne uno simile aumentando o diminuendo la grandezza dei ferri per fare corrispondere il campione.

Ma come possiamo capire quale tipo di filato ci occorre?

Possiamo basarci sulla grandezza di ferri indicata. Ferri piccoli corrispondono a una filato sottile e leggero mentre ferri grandi corrispondono a una lana corposa.

Ma non sempre è vero! Infatti possiamo lavorare una lana sottile con un ferro grande per ottenere un effetto lace molto arioso.

Possiamo basarci sulle indicazioni del campione. Con l’esperienza si impara che un certo tipo di filato con un certo numero di ferri fornisce un certo tipo di campione.

Posso consigliarvi però la soluzione migliore, ovvero affidarsi alla tipologia di lana classificata secondo lo spessore.

Questo è uno standard internazionale. Creato appositamente dal Craft Yarn Council ( http://www.craftyarncouncil.com/standards.html )ha lo scopo di unificare e standardizzare le diverse tipologie di filato.

Il sito sopraindicato ha messo a disposizione un pdf pronto da scaricare e stampare (e da portare sempre con se).

http://media.craftyarncouncil.com/files/s_and_g.pdf

Questo utilissimo manuale contiene le linee guida standard nel mondo della maglia e dell’uncinetto:

  • abbreviazioni
  • misure e taglie standard in base all’età
  • la terminologia della lana in base allo spessore

Esiste un metodo per classificare la lana in base allo spessore del filato, si chiama wraps per inch (wpi)

che letteralmente significa “avvolgimenti per pollice”

Gli anglosassoni usano un sistema di misura diverso dal nostro, dove 1 pollice corrisponde a 2,5 cm

Per conoscere lo spessore di un filato ci occorre:wrap_per_inch

  • righello
  • filato
  • pennarello

Dobbiamo avvolgere il filato intorno a un pennarello tondo e contare quanti avvolgimenti ci sono in 2,5 cm (cioè in un pollice)

Confrontiamo poi il nostro risultato con la tabella contenuta nella guida per capire se abbiamo a che fare con un filato lace, bulky, sport, aran….

Con l’esperienza si impara a riconoscere a prima vista il tipo di filato che abbiamo tra le mani ma se volete essere precisi ora sapete come fare!

 

Grazie ad Elisabetta per aver scritto questo post e complimenti per la sua innata curiosità!

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1 comments

  1. Lavori a maglia, ecco il guest post di Abchobby http://t.co/0EFfc5SpBu Un post tecnico sulla maglia, parliamo di wpi e spessore dei filati

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