Salta e vai al contenuto principale

I lavori a maglia fanno bene

lavorare a maglia e benessere

e per di più dopo un lavoro a maglia,

ti ritrovi anche un maglione.

lavoro a maglia pecorella

Apre così in un suo intrigante articolo sui lavori a maglia Temma Enrenfeld, scrittore newyorkese e giornalista di Newsweek dalle pagine del suo blog di psicologia.

Ed in effetti, noi abbiamo in tante occasioni affrontato l’argomento salute legato ai lavori a maglia, ed in moltissime occasioni abbiamo trovato quanti estimatori abbiano i lavori a maglia per le capacità terapeutiche.

Abbiamo spesso sentito dire che i lavori a maglia sono un nuovo Yoga, e l’approccio dell’articolo di Temma è proprio questo.

  • Alle persone piace giocare con le proprie mani. E questo è un motivo valido del perché i lavori a maglia oggi hanno ripreso vigore. In un mondo sempre più digitale, dove le mani sono impegnate costantemente nel digitare indirizzi o visualizzare conversazioni, i lavori a maglia soddisfano questo aspetto.
  • Portarsi dietro i ferri da uncinetto, o il proprio lavoro a maglia in viaggio ad esempio, non solo non è considerato scortese, ma a differenza della maleducazione che spesso contraddistingue chi usa un telefonino in pubblico, lavorare a maglia è silenzioso e non invadente.
  • Le knitters di tutto il mondo dicono che lavorare a maglia sia la migliore terapia. Un fisioterapista britannico, Betsan Corkhill, ha fondato una organizzazione chiamata Bath Stitchlinks dedicata alla promozione dei lavori a maglia per scopo terapeutico. Da un rapporto di uno studio condotto su oltre 3500 knitter pubblicato nel 2012 è emerso che lavorare a maglia aiuta a sentirsi bene (1).
  • Un altro studio (2), condotto su azienti affetti da disturbi alimentari ha evidenziato come il lavoro a maglia sia in grado di rompere e distrarre chi è affetto da anoressia dal continuo pensiero del cibo, garantendo in tal modo una maggiore enhanced-buzz-24104-1362761317-9possibilità di guarigione.

Se lavori a maglia… stai meglio

Il principio è semplice, per ciascuno di noi che è ammalato, annoiato o in cerca di lavoro, il lavoro a maglia garantisce di riacquistare un equilibrio psichico buono per la salute, soprattutto perche i lavori a maglia sono anche una attività sociale.

modello copertina ai ferri3Il lavoro a maglia, sembra abbia la capacità di farci perdere la paura del futuro, distoglie dal rimuginare sul passato e ci fa vivere invece più pienamente il presente. La risposta del nostro corpo a questa attività è il rilassamento che ha solo effetti benefici sulla nostra vita.

Corkhill vede nel lavoro a maglia una dipendenza costruttiva che “sostituisce le abitudini cattive come l’ossessione del cibo o il fumo compulsivo. Il lavoro a maglia può essere una benedizione per rilassarsi e farlo in pubblico rappresenta un ulteriore valore aggiunto.

Inoltre, lavorare a maglia non richiede strumenti o attrezzature costose e si producono oggetti che le persone amano ed indossano

lavorare a magliaCorkhill, nel suo studio, riferisce che molti malati cronici o disabili, persone che sono prive di una occupazione, riescono a superare la loro momentanea mancanza di scopo semplicemente con i lavori a maglia.

Pianificare un maglione, organizzare il lavoro per uno scialle, da a queste persone lo slancio per gestire altre e più importanti attività.

Anche il dolore può essere lenito grazie ai lavori a maglia, il dolore non ha origine nel punto in cui si sente, ma è grazie alla mente che il dolore diventa ossessivo. Concentrando il cervello su latre attività, come ad esempio i lavori a maglia, puù letteralmente portare il dolore fuori dal corpo, dice Corkhill.

Inoltre, se possiamo imparare a rilassarci lavorando a maglia, si può fare in modo di ricordarsi quali meccanismi si innescano nel rilassamento e richiamare alla mente queste sensazioni quando ci sentiamo stressati

Alla fine un lavoro a maglia si fa con poco, conviene provare!

L’articolo di Temma Ehrenfeld è riportato su psychologytoday

(1) neurobiography.info/nb_article.php?article=35582

(2) ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19367130

l’Immagine in evidenza è presa da cvetulka.blogspot.com