I lavori a maglia e la felicità, Veera Välimäki

Anche i lavori a maglia sono una attività dello spirito prima che una attività pratica, crocianamente… e sono soprattutto una attività che rende felici.

La felicità di lavorare a maglia, Veera Välimäki

veera round
Veera Välimäki

Mentre la nostra quotidianità si porta dietro scorie di tossica infelicità, di vissuto non sempre accettato e di pesantezza che necessariamente ci portiamo sulle spalle per tutta la giornata, lavorare a maglia, il tempo che decidiamo di dedicargli, è una cosciente scelta di regalarci un momento di felicità.

Se poi i lavori a maglia decidiamo di farli diventare anche parte della nostra vita lavorativa, facciamo una scelta pericolosa: mescoliamo ricerca della felicità a quotidianità, un mix per molti letale e abbrutente; ma per altri, come per la knitting designer Veera Välimäki, una benedizione da condividere con gli altri.

C’è una frase di Tolstoj in Anna Karenina che dice: “Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo”. 

La trovo straordinaria. Se lasciamo perdere i problemi la fatica e le disgrazie, e pensiamo invece alla felicità, tutto appare in maniera diversa.

La felicità, quella che vediamo rappresentata nei selfie, nelle foto di famiglia davanti a tavole imbandite; quella che fotografiamo insieme ai nostri figli o ai nostri cari, le smorfie che facciamo o i sorrisi che ci dedichiamo, sono immancabilmente, necessariamente, uguali!

La felicità amore mio, come te la racconto? mi mancano le parole… ti dedico una canzone, ti scrivo una poesia, lasciami stare in silenzio a guardarti mentre dormi.

La felicità è una cosa banale da raccontare, quando racconti che sei felice, già non lo sei più, quando sei felice non hai mica bisogno di dirlo, al massimo salti, corri, baci, o abbracci!

Allora ho pensato questa cosa, ho trovato alcuni modelli ricorrenti, alcuni stilemi espressivi diciamo, che parlano direttamente di felicità, e Veera Välimäki, forse è la designer che per me parla più forte il linguaggio della felicità:

I lavori a maglia ci rendono felici tutti allo stesso modo

Nei lavori a maglia, così come nelle altre attività artistiche, il limite tra copia ed originale è sempre un limite

Guanti ai ferri
© Veera Välimäki
© Tin Can Knits

sottile, difficilmente formalizzabile.

Spesso il solo parametro che si ha a disposizione per individuare un plagio da una reinterpretazione è la cattiva coscienza.

Per il resto, a rendere originale un’opera vale invece il riuso.

Prendiamo ad esempio questi splendidi e semplici guanti ai ferri, se qualcuno volesse pensare male si metterebbe a cercare chi dei due designer abbia realizzato prima il modello per poter definire chi a copiato a chi.

© Veera Välimäki

O meglio, chi si è ispirato a chi…

Ma sbaglierebbe, così facendo non riuscirebbe a cogliere il vero senso di questo lavoro a maglia, si perderebbe dietro pensieri fasulli ed infelici, quotidiani e privi di valore estetico.

Il senso, secondo me, è un altro.

Quella certa ansia di voler dire sempre troppo, ma che più parli e meno stai dicendo… nei lavori a maglia??

Se avete a che fare con i bambini, con i bambini piccoli, avete a che fare con dei creatori di mondo e di linguaggio (o viceversa) che spesso, eccitati per il troppo vivere e le poche parole, saltano intere costruzioni verbali per parlare di concetti.

© Joji

A noi poveri adulti che li ascoltiamo, arrivano solo minuscoli brandelli di vita che a volte trattiamo con sufficienza aiutando i nostri cuccioli a rielaborare e a ridire.

Seam on Seam

Dire poco per il troppo voler dire, stringere e diventare ermetici.

Il maglione di Veera ha le stesse maniche di quello di Joji, le due designer sono amiche da tempo e condividono molto della loro vita pubblica e privata.

Hanno uno spazio web, Las knitting amigas e un canale youtube in cui pubblicano modelli e discutono di lavori a maglia.

Dunque la partenza sembra simile, ma poi il progetto di Veera raggiunge vette di sperimentazioni davvero ermetiche e poetiche, tecnicamente poetiche, che per me, hanno a che fare con la voglia di dire, tutto e subito, perché la vita è breve e la felicità è un soffio…

© Veera Välimäki

Ed allora il modello si satura, le trecce duplici, singole, da verticali diventano orizzontali intorno alle maniche. Il modello si costruisce e si decostruisce insieme, in una sorta di sinestesia visiva fatta da lavorazioni diverse, tenute insieme dalla voglia di dire, di parlare sopra, di mangiarsi le parole mentre dici.

© Veera Välimäki

Il modello nasce dalla collaborazione con un tintore artigianale, e la sua realizzazione è uno strumento per mettere in luce le caratteristiche del filato, però assistiamo alla creazione di un modello  straordinariamente dinamico.

Singoli pezzi vengono lavorati ed assemblati in modo asimmetrico, allo stesso modo in cui quando siamo felici ed il tempo passa troppo velocemente e ce ne accorgiamo solo dopo, come se la linea del tempo si frantumasse ed avesse bisogno di essere ricostruita, ma i pezzi non potessero più incastrarsi gli uni con gli altri.

E’ come la vita amore mio, e niente mai è uguale a se stesso, nemmeno la felicità.

seam-on-seam-6

La vita ha una durata, la felicità ha una durata, il ricordo, bergsonianamente, ha una durata. Ma tutti e tre questi tempi hanno una misura diversa… Se cerchi di metterli sullo stesso piano, finisci con l’impazzire.

Lo dice anche la designer: ” A volte una singola struttura non è sufficiente, per rendere pienamente il valore del filato occorre realizzarne diverse e poi montarle insieme”.

Rimanere gli stessi, lavorare a maglia ed essere felici

rain 100

Un giorno di pioggia, quanti di noi sceglierebbero un giorno di pioggia per essere felici? Io no, io di sicuro no.

Stay to same

100% Rain, 100% pioggia, è il titolo del blog di Veera Välimäki, davvero un capolavoro di minimalismo cromatico realizzato nei colori dell’acqua in cui, la sola cosa colorata, è proprio la pioggia.

Splendida nella sua solita posa da algida donna dei paesaggi nordici (è tutta una finta), con le mani sul grembo in un lavoro a maglia estivo straordinario per densità cromatica e per la costruzione del modello.

Veera racconta ancora una volta di un mondo che deborda da sé per essere sempre di più di quello che dice.

Il modello è concepito per l’estate, leggero, divertente dice la designer. Lascia immaginare una serie di combinazioni cromatiche che potrebbero accenderlo e farlo risultare non dico caraibico, ma certamente meno compassato.

Eppure niente è fuori posto. Tutto è ragionato. La foto è studiata molto bene dalla fotografa Joanna Jolkin che ha fatto delle foto anche per l’amica Joji Locatelli.

Il rosso quasi ruggine della parte anteriore del modello termina alla stessa altezza della linea dell’orizzonte del bosco di betulle dove poi, la parte superiore sparisce col bianco del cielo e dei tronchi, se fotografata da più distante sparirebbe alla vista per divenire paesaggio…

Avevamo parlato di sinestesia, di tempo che sparisce e torna a ripresentarsi con durata differente, e scrivendo, descrivendo una foto viene fuori un discorso dinamico, come se l’occhio non facesse in tempo a vedere tutto insieme, come se il tempo si trasformasse fluidamente davanti ai nostri occhi… Com’è che lo vedi il tempo tu? con gli occhi?

Prova a guardare il tempo attraverso il lavoro a maglia: 
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Prova ad immaginarlo come tenuto insieme dalla sola volontà, dalla voglia di essere felice e dal ricordo di quando lo sei stata e di quando lo sarai ancora.

Da bambini le giornate duravano una eternità, la felicità invece di far diminuire l’energia la faceva aumentare.

Adesso prova a tornare all’inizio dell’articolo e guarda quel bambino con i guanti colorati, la strada, che in fondo alla foto deve per forza girare e nascondersi…

(…)

Come ti senti?

(…)

Prova a tenere insieme tutto, prova a rimanere te stessa, prova a tenerti unita, prova…

Un dritto e un rovescio, e lì che si nasconde il senso delle cose, il senso del tempo, il senso della felicità… il modello di questo lavoro a maglia si chiama Stay to same, Rimanere lo stesso…  e quando non si tiene più, quando i lembi non tornano a unirsi, un paio di bottoni rende la felicità più vicina, il bosco meno scuro e la pioggia colorata. Il 100% della pioggia.

La designer, architetto, blogger di Knitting And Cakes.

tzugumi round
Tzugumi

Se gli scialli sono riusciti a venir fuori da quella immagine antiquata che li dipingeva monocromatici e complicati come delle trine barocche lo dobbiamo a designer come la Valimaki.

Happy Street

Un tempo concepiti esclusivamente come accessori da indossare elegantemente sulle spalle nelle occasioni più importanti, i modelli di Veera sono alla portata di tutti e associati ai look più disparati, da quelli raffinati a quelli casual.

Punti di forza sono l’abbinamento dei colori e l’apparente semplicità delle lavorazioni.

Neon Beast

Gli scialli sono concepiti come delle vere e proprie tele in cui comporre ora triangoli, ora segmenti curvi, ora segmenti piani, associando a ciascun elemento colori a volte contrastanti e a volte no,  il tutto sempre in un’armonia di forme che caratterizza lo stile inconfondibile della designer finlandese.

Non ci sono chart complicate da seguire, nessun minuzioso gioco di gettati e maglie lavorate insieme: quel che appare come una semplice combinazione di maglia rasata e legaccio è frutto del sapiente uso dei ferri accorciati che crea i vari elementi e li compone in un meraviglioso intreccio architettonico.

In una complicata quanto inusuale associazione di idee penso alle suggestioni del Costruttivismo Russo di Alexander Rodchenko,  la cui produzione di fotografie e collage è sempre caratterizzata da forme nette – in bianco e nero nelle prime e a colori nei secondi – che, apparentemente rigide, creano in realtà movimento e forme dinamiche.

“Se si vuole insegnare all’occhio umano a vedere in modo nuovo, è necessario mostrare oggetti di uso quotidiano e familiare attraverso una prospettiva del tutto inaspettata” .

Così come, analogamente al primo, il Suprematismo di Kazimir Malevič  è un gioioso intreccio di forme geometriche in cui la realtà viene percepita e non pedissequamente rappresentata.

Tzugumi        

Tutti i modelli a maglia sono prese dalla pagina Ravelry Veera Välimäki e del suo sito rainknitwear.

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5 comments

  1. un punto alla volta e si va avanti….

  2. Ho letto volentieri questo bell’articolo . Grazie. Ho però un dubbio: la Vero che dialoga allegramente con Joji non è Veera, vero?

    1. Il dubbio è venuto anche a me, ma credo onvece che sia proprio lei. Cmq glielo chiederò

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