lavori a maglia designer

I lavori a maglia degli stilisti, Norah Gaughan

I lavori a maglia sono scritti nel linguaggio della matematica. Cominciamo con questo incipit Galileiano!

Lavorare a maglia la geometria

maglia ai ferri designer
Chainlink
lavoro a maglia norah
Sous Sous

Come la musica, il piacere della creazione di un lavoro a maglia può essere apprezzata, immaginata e concepita non solo attraverso i sensi coi quali entriamo in contatto col mondo, ma anche attraverso la nostra intelligenza, e dunque la matematica.

Per questo Beethoven, rimasto sordo, poteva continuare a produrre capolavori sonori. Si potrebbe dire che Beethoven ascoltava i suoni matematici, allo stesso modo in cui si può affermare che un lavoro a maglia viene concepito attraverso la geometria.

E’ una realtà evidente, per chi lavora a maglia e costruisce modelli che -appena dopo l’ ispirazione- la fase progettuale di un lavoro coinvolge tutte le nostre capacità geometriche e matematiche.

Cosa avviene però, quando un grande designer di lavori a maglia sceglie come ispirazione la geometria stessa? quando ispirazione e realizzazione sono parte di uno stesso processo?

Norah Gaughan

Norah Gaughan, lavorare a maglia la natura.

I lavori a maglia della knitting designer Norah Gaughan sono tra le più belle equazioni che si possono realizzare tenendo in mano dei ferri da maglia. Sono dei capolavori che racchiudono una sapienza millenaria che viene restituita in un modo imbarazzantemente elementare.

La difficoltà compositiva del modello a maglia lascia spazio ad una semplicità dei punti utilizzati che sbalordisce, anche quando i punti a maglia sono inventati ex novo dalla knitting designer.

Norah è figlia d’arte, la madre, Phoebe, anche se dice d’aver imparato dalla figlia, è una illustratrice di lavori a maglia e di cucito; mentre il padre è stato un illustratore di science fiction.

Norah deve essere cresciuta in una famiglia eclettica e stimolante che forse ha condizionato le sue scelte di studio,  Norah è una Biologa, una biochimica per l’esattezza.

La sua carriera di knitter comincia abbastanza tardi, ma da subito intuisce che quella, piuttosto che l’altra, può essere la sua via. La svolta avviene nel 2006 con la pubblicazione di uno dei libri più importanti di lavori a maglia degli ultimi anni: “Knitting Nature”. In America del Nord Norah diventa in poco tempo una delle designer più acclamate e cercate.

Con esso, -se Norah Gaugan invece di essere una designer di lavori a maglia fosse un poeta o uno scrittore- si direbbe che dichiara la propria poetica e la propria estetica.

Si tratta di 39 design dedicati ai pattern della natura. Per ogni modello presente in questo libro è evidenziata come l’ispirazione per un punto a maglia o per il modello stesso provenga dalla natura: l’orlo di una gonna è un frattale scoperto nella tramatura di una foglia, una stella marina per il collo di un maglione o un corallo per un polsino.

In questo libro Norah parte dalle forme della natura: sono le spirali delle corna di montone o delle conchiglie, le increspature delle onde del mare o quelle di una corteccia e poi, passo passo ne mostra la costruzione nel lavoro a maglia.  

Prima che un libro di lavoro  a maglia, quello di Norah è un trattato rinascimentale, un capolavoro di estetica e di tecnica.

Galileo Galileo scriveva nel 1600 che, il mondo è scritto in un linguaggio matematico: “La filosofia naturale, scriveva Galileo, è scritta in questo grandissimo libro che ci sta aperto dinanzi agli occhi, io dico l’universo, ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua e conoscere i caratteri nei quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangolo, cerchi ed altre figure geometriche…” da Il Saggiatore.

I lavori a maglia euclidei

lavoro a maglia chainlink
Chainlink

I lavori a maglia euclidei sono quelli della geometria piana, quelli cioè che rispettano i primi quattro principi euclidei, quelli in cui, per dirla velocemente, due rette parallele non si incontrano mai.

maglione ai ferri chainlink_2
Chainllink

Euclide e Galileo condividevano la stessa impostazione scientifica, quella cioè che fa nascere la teoria dalla osservazione del reale.

Solo attraverso l’osservazione della natura e dei fenomeni naturali si può avere una visione del mondo che sia effettiva.

Norah Gaughan condivide con i due la stessa visione scientifica. Solo attraverso l’osservazione della natura può nascere l’ispirazione per il lavoro a maglia per la designer statunitense.

Questo bellissimo modello , Chainlink, rende perfettamente l’idea di quanto le capacità della designer siano continuate a crescere negli anni e di come l’ispirazione sia diventata più pura, naturale.

La naturalezza e la semplicità della composizione può ricordare uno schizzo fatto al telefono mentre si attende di essere messi in linea con un servizio clienti di telefonia, ma si tratta di una precisa  lavorazione che imita la tramatura naturale delle foglie, magari inconscia, ma la somiglianza è inconfutabile.

Si tratta di un modello a maglia recente, che la knitting designer ha realizzato per la collezione 2015 di Brooklyn Tweed.

Le linee si rincorrono nel piano, disegnano un rombo a sua volta intarsiato con motivi obliqui sul davanti e verticali sul retro. Il rombo risulta circoscritto da tre linee rette su cui poi, perpendicolarmente, partono altre rette che si chiudono sul retro e sul davanti in una coda di rondine che funzionalmente disegna anche i fianchi.

Una capolavoro su cui gli occhi scorrono e godono come si trattasse di un paesaggio toscano.

Chainlink

L’altezza di questa creazione è straordinaria. Così come straordinaria è la dama con ermellinoconsapevolezza del vertice artistico che si sta raggiungendo.

Il pattern, (stiamo parlando di un modello a maglia!) è valorizzato da una fotografia meravigliosa in cui si mette in risalto la bellezza rinascimentale e composta della modella che nella sua serafica lontananza esalta la purezza ideale del lavoro a maglia svolto.

Questa foto non può non ricordare La dama con ermellino di Leonardo da Vinci.

Tutte le foto sono di Jared Flood che ha curato personalmente tutto il catalogo in cui questo modello è presente, Il Brooklyn Tweed 2015.

La citazione da Leonardo è letteraria: nella scelta dei colori, nella scelta consapevole del fondo e nella posa della modella. Ma soprattutto nella luce che disegna il volto, ne scolpisce il mento, ne accende le gote come fosse un pennello.

I Lavori a maglia non euclidei

Questi lavori a maglia sono quelli che si costruiscono nel punto in cui le rette parallele si toccano, sono quelli in cui il principio generativo mira all’infinito.

Mosaico Iperbolico
Molti artisti hanno cercato di rappresentare l’infinito, e tra quelli che maggiormente hanno creato delle figure che contraddicono la finitezza del reale c’è Cornelius Escher.

Escher insieme al matematico inglese Coxeter, partendo dalla geometria iperbolica di Poincarè, ha realizzato dei quadri che riflettono proprio sulla geometria non euclidea.

Immagina di trovarti al centro della figura e di cominciare a camminare verso i bordi. Più ti avvicini al bordo e più diventi piccolo come i pesci,  fino a diventare infinitesimo e dunque a non poter raggiungere il bordo del piatto.

Questa illustrazione precorre di qualche anno la scoperta della esistenza dei frattali in natura. Il frattale è una struttura geometrica che ripete se stessa a grandezze diverse, pertanto, da qualunque punto la si osservi, questa struttura appare sempre identica. La natura è piena di queste immagini, nelle conchiglie, nei cavolfiori, a livello atomico e a livello sub atomico…

…Ed anche nei lavori a maglia della knitting designer  Norah Gaughan:

Phyllo Yoked Pullover, Knitting Nature.
Phyllo Yoked Pullover, Knitting Nature.

Questa foto non è l’originale del volume, ma quella di una utente di Ravelry che ha voluto pubblicare il modello della designer realizzato da lei. Si tratta di una lavorazione di un equilibrio geometrico straordinario, si avvicina alla scollatura diminuendo graduatamente.

E’ proprio qui la genialità di Norah, il linguaggio è semplice, la sintassi con cui è realizzato questo modello è  elementare, ma il risultato è quello di una creazione geometrica naturale.

Da anni mi domandavo se la bellezza fosse nella difficoltà, se la bellezza di un pezzo musicale, ad esempio, fosse nella sua difficoltà esecutiva e la risposta era dentro un maglione ai ferri realizzato da una designer d’oltremare.

Appendice al 24 08 18

Riprendo in mano questo vecchio articolo, e come capita con le cose della vita,  vedere le supposizioni e le previsioni

avverate da un brivido piacevole.

Nell’articolo che hai appena letto parlavo di geometria e di attenzione alla forme, di classicità e di cultura, e guardando alcuni ultimi modelli della designer, trovo avverate tutte le mie supposizioni esegetiche, per così dire.

Il primo modello, Big Sur Pullover, sembra un quadro di Burri dallo stile arancia meccanica. Si tratta del modello ai ferri. Classico, ma anche no, sfrutta tutte le pieghe dello spazio per ricavarsi una sua dimensione che non può lasciare indifferenti.

Certamente un modello non semplice, come spesso accade con i capi di Nora, ma dallo stile inconfondibile, a partire dal punto brioches che raddoppia lo spazio a disposizione, fino a giocare coi tagli intorno al collo, e soprattutto con la forma di profilo del modello che lo rende ironico proprio quando ormai non ci pensavi più.

L’ambientazione scelta è forse troppo seriosa, ma basta osservare il polsino, la manica scesa, e lo sguardo della modella per comprendere di come la vita sia da prendere alla leggera.

Il secondo capo invece è una conferma quantistica. Si tratta di uno scialle, di un collo, che supera le barriere dello spazio tridimensionale per farsi piana, euclidea.

Viene da sorridere, ma proprio di questo si tratta. Se pensi ad un collo ai ferri, sai che il collo è un tronco di cono in molti casi; se pensi ad uno scialle pensi a un oggetto piano che poi ti avvolgi sulle spalle, ecco, il modello di scialle Avery, gioca con questa contraddizione, da un lato la forma chiusa, e dall’altro invece la sua apertura, la sua scomposizione.

Hai presente lo sviluppo in piano di un cubo?

Viene da sorridere lo so, ma se ci pensi bene, si riesce ad intravedere come al di sotto della ispirazione e della tecnica.

Nello stile della designer Nora Gaughan, si respira sempre uno iato sospeso tra due tendenze:

Quella finita di uno spazio chiuso e disegnato una volta per sempre, e quella di una volontà di superare ogni volta e di continuo quello spazio troppo ristretto per poter permettere alla aspirazione artistica di essere in esso contenuta.


La designer, architetto, blogger di Knitting And Cakes.

tzugumi round
Tzugumi
Bolero ai ferri
#02 Cabled Bolero

Per un architetto il modulo è essenziale,  è la parte più piccola – eppure più importante – attorno cui ideare, elaborare e costruire qualsiasi progetto,  dal più semplice al più complesso.
Il Cabled Bolero  si basa proprio su questo principio: il pentagono è assunto come figura geometrica portante della composizione e attraverso le sue combinazioni viene modellato il corpo principale del capo, successivamente rifinito da un bordo a treccia e dalle maniche le cui coste seguono le regole dettate dalla lavorazione dei moduli stessi.

Nel 1936 Frank Lloyd Wright progettava la sua Honeycomb House scegliendo l’esagono

come tema dominante della griglia geometrica – decisamente più versatile di quella quadrangolare – attraverso cui comporre i vari ambienti caratterizzanti l’edificio.

Così come il risultato finale è ben lontano dall’essere una casa esagonale,  allo stesso modo il Bolero non è un capo pentagonale : il modulo permette la modellazione del capo secondo le proprie misure, così come l’esagono permette la creazione di spazi abitativi secondo le proprie esigenze.

Tzugumi        

Tutti i modelli e le foto sono prese dalla pagina Ravelry di Norah Gaughan


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Mappamondo lana
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12 comments

  1. sabina mattei

    grazie bellissimo!!!

    1. prego e grazie a te di averlo letto.

  2. sabina mattei

    grazie bellissimo!!!!

  3. Grazie mille di averla segnalata, non la conoscevo ma sulla sua pagina ho trovato pattern fantastici! Sarei tentata di prendere un libro dei suoi ma non ho capito se i suoi lavori sono scritti x essere lavorati con i circolari. Tu che dici?

    1. Arianna Vicentini ma non sono tutti con i circolari

  4. Grazie per questo articolo bellissimo.

  5. Sarebbe bello un libro in italiano con la descrizione di questi lavori

    1. concordo, anche se sarebbero troppo le cose da tradurre…

  6. Gran bell’articolo. Grazie.

    1. Grazie a te. Hai letto anche gli altri? Ps. Oggi pubblichiamo quello dedicato alle tincanknit, facci sapere cosa ne pensi. Ciao

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