Io lo avrei detto, giuro, lo avrei detto e lo aspettavo con ansia: un videogioco che parla di lavori a maglia!
Un videogioco parla dei lavori a maglia
Ma non un videogioco sui lavori a maglia, una narrazione che attraverso lo svolgersi di un filo rosso recupera i ricordi di una vita e rende più vivo il presente.
Uno spettacolo per me, che ho cominciato a fare i lavori a maglia perché desideravo essere presente alla vita dei miei cari, e immaginavo che una nipote a distanza di anni, si ricordasse di me…
Ed ecco che una casa di giochi svedese (e chi sennò) realizza il primo videogioco che parla di sentimenti e di ricordi e lo fa con ciò che amiamo di più, lavorare a maglia.
La storia e semplice: il filo rosso di un gomitolo cerca di ricostruire e riallacciare i ricordi e la vita della magliaia che lo stava lavorando. Appaiono allora i ricordi di una vita passata, gli affetti che sembravano sbiaditi e l’esistenza della magliaia torna lentamente ad essere piena di vita e di senso.
Un videogioco che parla agli affetti e parla al mondo dei sentimenti, e questo non poteva essere ottenuto se non attraverso i nostri appassionanti lavori a maglia.
Il suo ideatore, Martin Sahlin a capo di uno staff di solo una ventina di persone, dice:
“Quello che manca nei videogame è la nostra vita. Yarni, la creatura di filo rosso, è la rappresentazione delle relazioni affettive. Fragili quanto un pupazzetto fatto di spago. Eppure, banalmente, centrali nelle nostre esistenze”.
Signore e signori, i lavori a maglia 2.0 sono tra noi ed io sono felice che anche i videogames, insieme ad altre forme d’arte più o meno convenzionali, si occupino di quello che per molte di noi è molto di più di un semplice hobby.
I lavori a maglia possono dare senso alle nostre vite e regalarci dei momenti indimenticabili, come in tutte le attività umane in cui, quello che una volta si chiamava spirito, è coinvolto.
Per chi desidera, Unravel è disponibile su tutte le maggiori consolle e pc… io vado, tra un dritto e un rovescio…
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